QUALCHE INFORMAZIONE SULL’AUTORE
Chi sono, cosa scrivo, perché scrivo.
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Chi è Michele Mancini?
Se un lettore si trova qui voleva probabilmente scoprire qualcosa di più sul mio conto.
Allora, per non sbagliare, potrei partire dall’inizio: sono nato a Bologna nel 1989 e sono oggi Avvocato del medesimo Foro, a far data dal gennaio 2017 (un inizio se non brillante quantomeno confermato dall’Anagrafe e dall’Albo).
Ma davvero c’è bisogno di dire molto altro?
Credo che alla fine se ci interessiamo all’autore di uno scritto ci importi non tanto scoprire lui “com’è” (che studi ha fatto, dove ha vissuto, quante lingue parla e così via), quanto piuttosto “chi è”: cosa pensa, cosa fa, perché lo fa. Insomma, mi sembra che alla base della curiosità si trovi questa voglia di contestualizzare quanto letto nel più ampio ambito del pensiero, del sistema di valori e della realtà percepita dall’altro (approvandoli o pur anche disapprovandoli).
Del resto quante volte lo stesso atto del comunicare tende solo in ridotta misura al “pratico” (ad esempio riuscire a farci passare il sale dal vicino a tavola), mentre per lo più è volto a soddisfare la fondamentale esigenza umana di mettere in contatto la nostra e le circostanti personalità? E’ il “conoscersi” comunicando, a mio avviso possibile pure nella semplice lettura.
Ecco perché non ritengo opportuno dire molto altro di obiettivo sul mio conto: tenterò di lasciar trasparire quel “chi sono” (se al lettore interessa) semplicemente scrivendo, articolo dopo articolo. Ciò, ovviamente, anche confrontandomi coi beneaccetti commenti dell’utente che voglia rendersi parte pure attiva di questo confronto. Quindi, mi limito ad aggiungere solo qualche ulteriore indizio circa:
- LA “FORMA MENTIS”. – Storicamente i giuristi provengono dalla maturità classica, ma io no. Ho infatti studiato la mia buona dose di materie scientifiche al Liceo e mi è piaciuto farlo;
- IL MIO LAVORO – Oggi esercito come Avvocato dello Studio Legale Mastrandrea di Via Ugo Bassi n. 9 a Bologna, occupandomi prevalentemente di diritto privato e civile nelle loro varie branche (con ciò intendendo in senso ampio quel che spazia oltre l’amministrativo e il penale), pur se con un occhio di riguardo per le nuove sfide del diritto (web, privacy, eccetera), anche alla luce dell’avanzamento tecnologico;
- IL MIO METODO – Aggiungo, infine, che trovo molto allettanti le costruzioni teoriche, ma mi piace cercarne sempre il risvolto pratico.
Direi che sul mio conto non è il caso di aggiungere altro (se poi, invece, il lettore in questione è davvero solo interessato al mio curriculum, allora può trovarlo qui).
Perché scrivo.
Ecco, se per il lettore può essere interessante cogliere la personalità dello scrittore, per chi scrive credo sia appagante trasmettere contenuti dotati di senso e buona sostanza per il lettore; insomma, riuscire a mettere nero su bianco elaborazioni proprie ma che potranno trovare anche nell’altro una risonanza che vada oltre la semplice comprensione del significato letterale delle parole utilizzate.
Mi spiego. Il poeta o il romanziere cercheranno una risonanza a livello di emozioni e di sentimenti provati e fatti provare. Il saggista, il filosofo ed il divulgatore proveranno ad indurre una risonanza a livello di schemi di pensiero e di conoscenze elaborate e poi trasmesse, facendoli comprendere ed assimilare dall’altro.
Io però non sono nè poeta, nè romanziere, nè (a parte il piccolo sconfinamento di cui sopra) filosofo. Perciò questa condivisione la cercherò scrivendo cose che ritengo possano essere utili ai lettori o comunque stimolanti per le loro riflessioni, attingendo a quel po’ di conoscenze ed esperienze che mi possono derivare, soprattutto, dai miei studi e dallo svolgimento della professione che ho intrapreso.
D’altro canto, mi piacerebbe invertire spesso i ruoli e quindi leggere io i commenti dei lettori; poi magari, assieme, ampliare il tema ed impostare il corso delle indagini e delle riflessioni. Del resto, se è vero che la professione ha un ruolo sociale (artt. 9 e 10 del Codice Deontologico; art. 3 della c.d. Legge Professionale Forense), mi pare giusto che vi siano sia punti di contatto tra cittadini ed avvocati, sia strumenti (per quanto diluiti) di fruizione del diritto aperti e partecipabili dai più. Questo vorrebbe essere il fine del blog.
Allora, per tali motivi, organizzo quello che scrivo in diverse categorie, in modo che possa essere fruito da parte di visitatori diversi per interessi e preparazione giuridica. Inoltre, in ogni post è possibile lasciare commenti, ai quali risponderò volentieri nel più breve tempo possibile (riservandomi di censurare solo quelli palesemente inopportuni).
Sperando, quindi, che quanto letto qui possa suscitare una qualche forma di “risonanza” e restando aperto al confronto con le riflessioni altrui, non mi resta che augurare
BUONA NAVIGAZIONE
Michele Mancini